Al centro della discussione c’è la nuova legge sulla ludopatia ma le parti coinvolte non vengono fatte sedere allo stesso tavolo. Da una parte ci sono l’assessore Rixi con la neonata Assogioco, l’associazione che riunisce una ventina di aziende distributrici di slot machine in tutta la Regione e difende i posti di lavoro. Dall’altra l’assessore Viale con Mettiamoci in Gioco, che riunisce una decina di associazioni in lotta contro i rischi del gioco d’azzardo. Chiaro che i due gruppi hanno posizioni opposte. All’ordine del giorno c’è l’applicazione della legge regionale contro l’azzardo 17/2012 che impone una distanza minima di 300 metri tra le sale gioco e i luoghi sensibili come scuole o chiese e il divieto di pubblicità. La Giunta Toti ha deciso di sospendere per sei mesi l’applicazione della legge e di sostituirla con una meno restrittiva, a vantaggio degli operatori. Il tempo stringe ed è disonesto tenere l’argomento su due tavoli, gestendo lo scontro ad un livello superiore, con Rixi l’economico da una parte che spalleggia i gestori forti e Viale la sociale che cerca di ammansire i giocatori deboli. Una sceneggiata penosa. Chiediamo che non si faccia un passo indietro rispetto alla norma regionale che avevamo approvato nel ciclo scorso.