Il Gruppo del Partito Democratico ha deciso di astenersi sul voto finale alla Legge sul Commercio della Giunta regionale. Una decisione maturata dopo che la maggioranza ha radicalmente modificato la prima versione della norma e ha poi ulteriormente emendato, accogliendo anche alcune nostre proposte, il testo finale. Insomma, siamo riusciti a costringere il centrodestra a migliorare la Legge sul Commercio. Tra i risultati che siamo riusciti a portare a casa spicca, prima di tutto, la retromarcia della Giunta sui siti in cui insediare la grande distribuzione. Dopo una serrata lotta politica in Commissione riamo riusciti a far sostituire i siti con i criteri, anche se avremmo voluto fossero più stringenti e meno convenzionali. Certo, siamo convinti che rimanga ancora troppa discrezionalità alla Giunta regionale e che i Comuni abbiano ancora troppo poca voce in capitolo. Tra gli altri risultati raggiunti spiccano la decisione di estendere da 800 a 1000 metri la distanza dalle aree di pregio prima della quale non è possibile insediare la grande distribuzione e la decisione di presentare nei prossimi mesi una proposta per estendere il contributo di solidarietà che il ddl prevede a carico delle grandi superfici di vendita in favore dei Civ, anche alla media superficie di vendita. Una misura quest’ultima che, grazie a un ordine del giorno, potrebbe essere estesa anche ai consorzi commerciali. Inoltre non sarà possibile insediare la grande distribuzione all’interno di un’area in cui è presente un Centro integrato di via. Riteniamo importante infine l’impegno della Giunta, su nostra sollecitazione, di creare una fascia di rispetto inibita alla grande distribuzione e ai grandi centri commerciali che vada anche oltre la perimetrazione dei Civ e si avvicini il più possibile ai 500 metri proposti nel nostro emendamento.

Il lavoro che il Pd regionale ha fatto è stato di ascolto e di interazione con gli addetti ai lavori e le associazioni di categoria nonchè gli enti locali.

Un vero sviluppo si ottiene facendo sinergie e non creando divisioni e fratture: non c’è cosa come lo sviluppo commerciale di una città che coinvolge non solo le amministrazioni ma tutti i cittadini e gli addetti ai lavori. Un buon bilanciamento aiuta davvero una città a crescere senza lasciare morti per strada trovando per tutti  la giusta dimensione

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