Mi candido perché…

Mi candido!
Mi è stato chiesto di impegnarmi in prima persona per centrare l’obiettivo e cambiare il governo della Regione Liguria.
Mi è stato chiesto anche dalla lista Patto Civico e Riformista per Orlando – costituita dalla rete Alleanza Civica, da Azione, dai Repubblicani e dai Popolari e Socialisti.
A tre giorni dalla presentazione della lista, uno dei due capolista ha pensato bene di passare alla concorrenza con motivazioni che non reggono… Avrà avuto la sua convenienza.
Rimane in me ancora la passione e l’energia per correre e chiedere la vostra fiducia.
Mi candido perché da sempre sono per il FARE, ma per il “FARE BENE” !!! Voglio che questa regione esca dall’ isolamento e vengano realizzate tutte le opere infrastrutturali che consentano alle persone e alle merci di poter viaggiare.
Mi candido perché, oltre alle opere pubbliche, bisogna rilanciare gli investimenti per un’altra grande infrastruttura culturale, economica e sociale: il nostro CAPITALE UMANO.
Mi riferisco all’orientamento degli studenti, all’abbandono scolastico ancora troppo alto, alla formazione continua, all’Università e agli ITS che devono essere ancora più attrattivi.
Mi candido perché i disabili e le loro famiglie sono abbandonati, non c’è stata un’interlocuzione vera con la Regione… Ora ci sono almeno 1800 famiglie che devono pagare la riabilitazione dei bambini, con costi anche insostenibili a fronte delle ASL che non danno risposte al loro diritto alla cura. Bisogna rendere più penetrante l’inserimento lavorativo dei disabili, mantenendo una seria dialogo con gli uffici preposti per coprire tutti i posti degli insegnanti di sostegno e a dare una continuità di servizio pluriennale ai ragazzi.
Ci sono circa 30.000 domande all’INPS di richiesta dell’invalidità civile! Tutto questo richiede un profondo cambiamento e manifesta il fallimento politico del centro destra.
Mi candido perché la sanità è malata. Per primi abbiamo sostenuto la necessità di superare Alisa, organo di governo costosissimo e che non ha raggiunto gli obiettivi previsti perché è strutturalmente disfunzionale al sistema.
Bisogna ridare dignità al servizio sanitario pubblico e costruire un corretto rapporto con il sistema privato, ripartire dall’opportunità del PNRR per ridefinire il modello della sanità territoriale ed evitare che tutti i problemi vengano scaricati nei pronto soccorso.
Mi candido perché con il centrodestra è venuta meno la funzione della programmazione. Inoltre in questi anni è stato svuotato sia il Consiglio Regionale che la Giunta.
Toti ha sostituito il luogo delle decisioni istituzionali con interlocuzioni private, ma così facendo inevitabilmente si finisce di privilegiare un pezzo di un sistema a scapito di altri.
Mi candido per costruire una Liguria in cui credere, che tenga conto di tutti, una regione attiva, produttiva, concreta e solidale.
Sono sempre stato eletto grazie al grande lavoro di tante amiche e tanti amici che mi hanno sostenuto e a cui esprimo profonda gratitudine.
Si vince se si lavora in squadra, tutti assieme per un grande risultato: mandare a casa il centro destra di Toti e di Bucci.

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