Siamo soddisfatti di aver promosso questa seduta straordinaria del Consiglio regionale sui 40 anni della legge 180, la cosiddetta legge Basaglia: un dibattito di alto valore che, oltre a consentirci di fare un interessante approfondimento sulla storia di quel provvedimento rivoluzionario, si è concluso con la votazione, all’unanimità, di un ordine del giorno presentato dal Gruppo del Partito Democratico e firmato da tutte le forze di opposizione.

Con il via libera a questo odg è stato recepito il patto della salute, promosso nelle scorse settimana da una vasta rete di associazioni di famiglie e operatori, nei sui tre punti fondamentali: il ripristino dell’Osservatorio regionale per la salute mentale presso Alisa, l’attivazione di una Consulta permanente per la salute mentale in ciascuna Asl e l’apertura, presso i diversi servizi territoriali su base distrettuale, di uno spazio di discussione trimestrale. Questo ordine del giorno impegna anche la Giunta ligure a ripensare il sistema della residenzialità, con l’offerta di strutture a diversa intensità riabilitativa e assistenziale e a potenziare l’assistenza domiciliare, le politiche di inserimento lavorativo e il co-housing chiamando in causa il ruolo di Arte. Molti impegni importanti su cui, naturalmente, vigileremo e per i quali abbiamo individuato un preciso cronoprogramma.

L’unico punto dell’ordine del giorno che, al momento, è stato stralciato – anche per consentire l’approvazione all’unanimità del documento – è quello sul nuovo sistema tariffario. È evidente che su questo tema Alisa stia svolgendo un ruolo, come ha sancito anche una recente sentenza del Tar dopo il ricorso delle associazioni, che è proprio del Consiglio regionale. Tale manovra tariffaria colpisce le strutture e comporta un aumento dei costi a carico delle famiglie. Quindi su questo punto continueremo la nostra battaglia. Accogliamo, invece, positivamente la disponibilità offerta dalla Giunta regionale ad approfondire in Commissione l’altro nostro ordine del giorno che chiede di sviluppare il tema del bilancio sociale. Si tratterebbe di un’importante innovazione per la nostra Regione, che ci consentirebbe di avviare un’analisi della realtà sociale e ci fornirebbe una strumentazione per programmare politiche sociali il più rispondenti possibile ai bisogni del territorio.