Oggi il naufragio dei pronto soccorso viene annunciato da tutti i media. Alcune pubbliche assistenze sono ferme dalle 8 di stamattina in attesa che vengano restituite le barelle trattenute al pronto soccorso che non riesce a smaltire le richieste di intervento. Il tempo di attesa per una visita ha raggiunto le otto ore. Il personale dei pronto soccorso è stralunato dal caos in cui deve lavorare.
Perché, visto che questo non è il primo allarme, non sono stati ancora presi i seguenti provvedimenti? Cioè:
• fare confluire le barelle necessarie dagli altri reparti, restituendo quelle delle pubbliche assistenze, in modo che possano riprendere il servizio
• attivare la convenzioni con gli enti accreditati che si occupano degli anziani, in modo che si facciano carico a spese del servizio pubblico degli anziani parcheggiati nelle corsie
• acquisire immediatamente infermieri dalle agenzie specializzate per fare fronte all’emergenza e occupare tutti i posti letto. Al pronto soccorso del S. Martino ci sono dieci stanze vuote.
Chiediamo al presidente Toti e all’assessore Viale di intervenire immediatamente, in modo concordato, come stiamo facendo dalla vigilia di Natale. I tempi della discussione sono finiti con l’emergenza. Walter Locatelli, commissario straordinario di Alisa, deve prendere atto di avere fallito. Chiediamo le sue dimissioni. Riunire il dipartimento interaziendale delle emergenze il 20 dicembre è stato intempestivo. Il responsabile del dipartimento è un suo uomo di fiducia. Se ne assuma la responsabilità.
Possibile che Toti e Viale abbiano visitato il pronto soccorso del S. Martino in uno dei pochi momenti tranquilli? Non avranno per caso sbagliato corsia? I servizi video erano rassicuranti. La realtà è diversa