La stabilizzazione dei precari è sempre stata una priorità della nostra amministrazione regionale. Con politiche mirate e leggi ad hoc furono stabilizzati oltre duemila lavoratori di Regione, Sanità, Arpal, Brignole e di altre realtà del sistema regionale allargato. Nonostante le tante e giuste proteste non si riuscì a compiere lo stesso percorso per i numerosi precari della ricerca operanti al San Martino, al Gaslini e in altre realtà. Il motivo era molto chiaro: mancava un riferimento legislativo di carattere nazionale, che potesse consentire quest’operazione. In queste ore il Parlamento, con l’approvazione della Legge di Stabilità, colma questo vuoto legislativo. È ora possibile avviare un percorso positivo di stabilizzazione anche in questo settore, per le 200 persone interessate. È importante che la Regione, d’intesa con le Aziende e le organizzazioni sindacali, predisponga subito un censimento aggiornato delle posizioni interessate al processo di stabilizzazione. Questa decisione costituisce l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che il Governo ha nei confronti del lavoro. E si aggiunge alle implicazioni positive che produrrà la circolare Madia che parla di stabilizzazione per personale “dirigenziale e non” anche negli IRCCS e IZS, per i quali la Regione Liguria potrebbe fortemente adoperarsi.