Quarantatrè (!!) giorni dal tragico crollo assistiamo all’ assenza colpevole del Governo. Lo scontro politico tra le forze di maggioranza  è superiore alle urgenti necessità della nostra città e  rischiano di minare in modo irrimediabile non solo la nostra economia e il nostro futuro, ma anche la salute delle persone che ormai da più di un mese vivono in un frullatore di smog e inquinamento acustico (nodo Borzoli, via Siffredi, Cornigliano, via SPD’Arena, per dirne alcuni).
La lettura del conflitto politico è duplice e va denuciata. Da una parte siamo in presenza di una lottizzazione politica sul commissario. Normalmente viene nominato  Commissario il Sindaco o il Presidente della Regione, anche perché le politiche di ricostruzione si devono inserire nella visione e nei programmi, non solo urbanistici, di chi governa il territorio. Ma il M5stelle non poteva lasciare questo potere a Toti e a Bucci per le elezioni regionali e Rixi ha provato a inserirsi tra i due litiganti. Ora cerchiamo “un campione” (Conte) che “sappia mettere tutti d’accordo” (Rixi) e che “sia pacificatore” (Secolo XIX). Tutto questo ha portato all’attuale situazione: 43 giorni senza Commissario e quindi senza provvedimenti di cui avremmo già avuto grande necessità, ad esempio la cassa integrazione amplita a tutte le categorie (penso ad artigiani e commercianti) o la sospensione dei contributi previdenziali. Si prevede inoltre che ci saranno due Commissari uno è Toti per l’emergenza e l’altro, “mister x” per la ricostruzione, il quale potrà, a sua volta, nominare due sub commissari…  “andranno d’accordo?”
Dall’altra parte il conflitto politico sulla testa dei genovesi è da leggersi come l’opportunità (opportunità ?) per i Grillini di “abbattere” Società Autostrade, che dal loro punto di vista rappresentano  “il marcio italiano” che vogliono combattere. Vale a dire le privatizzazioni e le concessioni, gli imprenditori “ricchi” sostenuti dalle banche dalla politica intrallazzona che hanno rovinato l’Italia e, ora, ucciso 43 persone. Per il M5stelle colpire Autostrade vuol dire, in un attimo, fare ciò che hanno sempre sognato: destabilizzare “chi comanda”, andare oltre le regole, delle concessioni e del diritto, affrontare a muso duro l’establishment nazionale. Non valutano che togliere la concessione  comporta conseguenze drammatiche per i tempi della ricostruzione di un’ infrastruttura di livello nazionale ed europeo, per la vita economica, portuale, sociale, turistica di Genova, per gli sfollati  che si troveranno dentro a complicati e lunghi contenziosi.
Non vorrei essere frainteso, considero che sia scandaloso che cada un ponte e la responsabilità di Società Autostrade è enorme. Ciò non toglie che si debbano rispettare gli accordi sottoscritti con il concessionario.
Noi del Pd abbiamo da subito suggerito  di ispirarsi agli strumenti normativi straordinari del terremoto dell’Emilia Romagna. Abbiamo chiesto con forza una legge speciale e l’Istituzione di una Zona Economica Speciale. Abbiamo evitato le polemiche e ci siamo messi al servizio dei cittadini affiancando Regione, Comune e Municipi.
Si ipotizza per esempio di mettere i cantieri della Gronda e del Terzo Valico sotto il Ponte per diminuire logisticamente i disagi dovuti ai due cantieri. Ma pare che predominino le logiche di Governo più che una vera esigenza di collaborazione. Al momento in cui vi scrivo siamo in attesa della stesura del Decreto definitivo che ancora troppe incertezze e lacune sul “salvaGenova” che non vorremmo si trasformasse nel “affondaGenova”.
Al momento il Consiglio dei Ministri ha stanziato complessivamente 33,5 milioni di euro: sono risorse ancora del tutto insufficienti per farsi carico del complesso dell’emergenza Genova.
Ecco quali sono le proposte del Partito Democratico:

 INTERVENTI PER LA RIVITALIZZAZIONE DEL TESSUTO ECONOMICO

Considerato l’impatto del crollo del ponte Morandi sulle attività economiche genovesi, e segnatamente sulle attività portuali di quello che è oggi il primo scalo d’Italia, riteniamo opportuno istituire per Genova una Zona Economica Speciale, con i relativi incentivi previsti dalla disciplina in materia.

Il Governo Gentiloni, nel 2017, aveva istituito cinque ZES, privilegiando i porti dell’Italia meridionale e stanziando 200 milioni di euro.

Dopo i fatti di Genova riteniamo l’istituzione di tale area speciale una misura fondamentale per venire incontro alle esigenze dei tanti soggetti economici che gravitano attorno all’economia portuale.

INTERVENTI PER LE POLITICHE DEL LAVORO

– Ammortizzatori sociali ampliati

– Cassa integrazione per commercianti e artigiani, piccole e medie imprese

– Sospensione contributi previdenziali per poi passare ad una lunga rateizzazione almeno in cinque anni

 AUTOSTRADE PAGHI FINO IN FONDO

Noi siamo interessati a verità e giustizia. Le responsabilità verranno accertate dalla magistratura.

Autostrade paghi fino in fondo:

-il nuovo ponte autostradale

-le opere provvisorie per ripristinare la viabilità cittadina e portuale

-le spese di ricollocamento degli sfollati

-le spese per il risarcimento danni subiti dalle attività produttive e commerciali coinvolte

-tutti i danni subiti diretti e indiretti

Temiamo che la guerra di carte bollate tra Governo e Autostrade abbia, come unica conseguenza, oltre a un inevitabile e interminabile contenzioso, il rischio di bloccare la realizzazione della Gronda autostradale.

La Gronda di Ponente è finanziata dagli aumenti tariffari previsti dalla concessione e rappresenta per Genova un’opera fondamentale e irrinunciabile al pari del Terzo Valico e del nodo ferroviario genovese.

 SFOLLATI SIANO TRATTATI COME GLI INTERFERITI DELLA GRONDA

Siano trattati analogamente agli interferiti della Gronda, secondo quanto previsto dal PRIS: indennizzo a prezzo di mercato +43.000 euro, in alternativa consegna di un nuovo appartamento pagato da Autostrade

EVITARE L’ISOLAMENTO

Dopo la tragedia si rischia il disastro economico se Genova e il suo porto resteranno isolati.

Priorità assoluta alla realizzazione delle opere (in parte in corso) che possono costituire un bypass del Ponte Morandi tra i caselli Genova Aeroporto e Genova Ovest.

-Lotto 10 (collegamento Strada a mare con Casello Genova Aeroporto)

-Collegamento tra Strada a Mare e Val Polcevera (Via Perlasca/Via Tea Benedetti)

-Conclusione dei lavori su lungomare Canepa

-Nodo autostradale San Benigno (Accesso Genova Ovest)

Bene le proposte del Sindaco tese a potenziare la viabilità in Valpolcevera (Corso Perrone e Campasso) e realizzare un percorso interno alle aree Ilva per connettersi alla viabilità interna portuale.

 SUBITO RISORSE STRAORDINARIE PER LA MOBILITÀ URBANA

Oltre alla viabilità portuale, il crollo del Morandi infligge un duro colpo alla mobilità urbana. Servono subito risorse certe per finanziare l’ampliamento del trasporto pubblico locale.

-Previsione di risorse straordinarie da Stato e Regione a integrazione del Fondo regionale trasporti per estendere il servizio pubblico urbano e metropolitano e quello ferroviario; garantire gratuitamente e fino alla mezzanotte il servizio della metropolitana sull’intera tratta Brin-Brignole

– realizzazione di parcheggi di interscambio nel quartiere di Rivarolo (via Pisoni) e nel ponente cittadino

-potenziamento delle frequenze dei bus interni alla Val Polcevera

-prevedere un servizio dedicato al trasporto degli studenti per collegare la stazione della metropolitana di Dinegro con piazza Montano per l’inizio dell’anno scolastico

-potenziare le corse del Nave Bus ed estendere il servizio a Pra’ dove è già stato realizzato il molo di attracco

-prevedere uno sconto dell’abbonamento per i residenti del ponente cittadino e della Val Polcevera e un’esenzione per gli sfollati, in modo da incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico;

-potenziare il servizio ferroviario tra Savona e Genova senza diminuire i treni metropolitani che partono o arrivano da/a Genova Voltri per non penalizzare l’utenza pendolare urbana

– estendere a tutto il nodo genovese la gratuità di accesso alle autostrade per i cittadini genovesi nel periodo dell’emergenza.

– prevedere l’esenzione del pedaggio anche per gli autotrasportatori e i mezzi di soccorso in transito sul nodo di Genova.

 INTERVENTI PER IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA

Proponiamo di estendere h 24 l’attività del punto di primo intervento dell’Ospedale Gallino e trasformare il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Voltri in DEA di 1° livello per sgravare quello di Villa Scassi